Via Ferrata al Monte Piano del 02/07/03 Dopo
quasi 4 anni ho deciso di tornarci, ma questa volta d'estate per poter
completare il giro del sentiero di guerra attraverso la via ferrata sul
Monte Piano, per ammirare con più calma e in tutta la sua bellezza il
panorama cha circonda questo fantastico posto.
Siamo partiti io e Federico Cinganotto per visitare il Museo di Guerra
all'aperto del Monte Piana, ma questa volta altro che salita a piedi,
d'estate ci sono le jeep navetta che ti portano al Rif. A. Bosi in 15
min. e senza far fatica (basta pagare). Una volta al rifugio ci
soffermiamo qualche minuto per ammirare il panorama che dal temporale
della notte passata ha cancellato quel velo di foschia lasciandolo
limpido e luminoso.
Prendiamo il sentiero 6a lasciando la stradina turistica sulla destra,
poco dopo arriviamo già al primo tratto di fune (foto 1) ma è talmente
semplice e corto che non usiamo nessuna assicurazione. Proseguima quindi
per il sentiero dove arriviamo al secondo tratto della prima parte
ferrata ma anche questo tratto è semplice e non ci assicuriamo (foto 2
e 3). Ovviamente questo tratto di sentiero si può saltare seguendo la
stradina iniziale, anzi, è da evitare per persone non abituate ai
sentieri di montagna e a chi sofre di vertigini, infatti anche se le
foto non rendono molto, qualche tratto è leggermente esposto.
Dopo circa mezz'ora si arriva nei dintorni della Piramide Carducci e qui
visitiamo numerosissime trincee e gallerie scavate durante la 1^ Guerra
Mondiale (foto 4, 5 e 6).
Fin qua si trovano le postazioni dell'esercito Italiano ora attraverso
la Forcella dei Castrati proseguimo per il Monte Piano dove troveremo le
postazione dell'esercito Austriaco (foto 7). Anche qui ci sono
numerosissime trincee e gallerie che vale la pena di visitarle. Ci
spostiamo poi verso la Croce di Dobbiaco dove ci fermiamo ad ammirare il
panorama (foto 8). Da qui si vede benissimo in lontananza il confine
Austriaco, il Lago di Landro e il sentiero dei Pionieri che parte
proprio dal lago e attraversa numerose postazioni e fortini austriaci.
Giriamo a est per imboccare il tratto ferrato che ci riporterà alla
Forcella dei Castrati fiancheggiando la montagna (foto 9). Questo tratto
è abbastanza esposto e il sentiero non è dei più larghi quindi è
molto meglio proseguire assicurati con il kit da ferrata. Anche su
questo lato ci sono varie gallerie da visitare tra cui anche la guardia
di Napoleone. In particolare c'è una galleria ancora allestita con
rotaia e carrello, infatti questa entra all'interno della montagna dove
potevano probabilmente caricare munizioni o altro nel carrello che
attraverso la rotaia arrivava all'esterno (foto 10). Una volta alla
Forcella dei Castrati il ritorno è come l'andata.
Il giro si fa tranquillamente in 3,30 - 4 ore considerando di fare sosta
per uno spuntino e visitando quasi tutte le postazioni di guerra. Aver
preso la jeep vuol dire aver risparmiato ore di cammino da poter
investire meglio nel fantastico museo di guerra all'aperto.

1 - Primo tratto attr. |

2 - Secondo tratto Attr. |

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4 - Galleria |

5 - Galleria |

6 - Trincea |

7 - Monte Piano |

8 - Lago di Landro |

9 - Sentiero Attr. |

10 - Sentiero Attr. |
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